Secondaria

Nuovo Collegio della Missione

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado  Paritaria

Sydney J. Harris ha detto che:
 «Lo scopo della scuola è quello di trasformare gli specchi in finestre».
Qui al Nuovo Collegio della Missione” i vostri ragazzi, affacciandovisi, 
non solo vedranno il mondo che qui hanno imparato a conoscere, 
ma potranno dirsi fieri di comprenderlo.

I nostri progetti

CURRICOLO DI SCUOLA

Il nostro Curricolo, sposando la nostra scuola a pieno le linee delle “Indicazioni nazionali ”, nasce dall’esigenza di garantire “lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie”.

  • Testo completo Curricolo Istituto

    CURRICOLO DI ISTITUTO

    CURRICOLO DI SCUOLA

    Il nostro Curricolo, sposando la nostra scuola a pieno le linee delle “Indicazioni nazionali ”, nasce dall’esigenza di garantire “lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie”.

    Le Indicazioni Nazionali richiedono a ciascuna istituzione scolastica nuovi percorsi formativi che siano “funzionali alla costruzione di una piattaforma unitaria dei saperi di base in funzione di una scuola del Primo Ciclo omogenea e progressiva, e definiscono dettagliatamente obiettivi generali, obiettivi di apprendimento e relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e dei ragazzi, ma, nel contempo, lasciano maggiore libertà e quindi autonomia nella scelta del percorso formativo, chiamando ogni scuola alla redazione di un curricolo da inserire nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Ciascuna scuola si trova, pertanto, a possedere un prezioso strumento di ricerca flessibile, che superi i confini imposti dalle conoscenze disciplinari e che, prestando attenzione alla continuità del percorso educativo, possa anche porre l’accento sullo sviluppo delle competenze trasversali.

    Un altro punto nodale che emerge dalle Indicazioni Nazionali e rispetto al quale la nostra scuola cerca di realizzare appieno la propria funzione è quello di garantire il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Ci troviamo, dunque, a dover fronteggiare la sfida che la diversità pone, ossia quella di essere in grado di “riconoscere e valorizzare le differenze evitando, però, che queste si trasformino in disuguaglianze”. Individuare obiettivi minimi, fornire strumenti compensativi e disporre misure dispensative non ci sembrano i soli sistemi attraverso cui gestire le differenze, poiché riteniamo che questi accorgimenti, per quanto preziosi, più che concretizzare appieno l’inclusione di tutti, creino anche differenziazione. Riteniamo, invece, essenziale incentivare l’apprendimento cooperativo che attivi negli alunni un passaggio "spontaneo" di differenti abilità, differenti competenze, differenti conoscenze, differenti esperienze e differenti emozioni che evidenzino l’unicità di ciascuno, ma, nel contempo, poiché messe in campo a disposizione del gruppo, contribuiscano all’arricchimento di tutti e garantiscano la vera inclusione.

    Come si può facilmente notare, la definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche del nostro curricolo vogliono porre la persona al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti cognitivi, affettivi, relazionali, personali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi e tener conto della singolarità e complessità di ogni alunno, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle sue capacità e fragilità, pur in perfetta condivisione e interrelazione con il gruppo dei pari. Siamo, infatti, convinti che porre l’alunno al centro dell’azione educativa non contrasti con lo sviluppo di un progetto educativo condiviso che stimoli la formazione di importanti legami di gruppo, ma sia, al contrario, condizione indispensabile per l’arricchimento della personalità del singolo che impara ad agire in relazione con i suoi pari e non solo. “La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola, infatti, in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri”.

    Il ricorso all’apprendimento cooperativo riteniamo sia pienamente costruttivo ed efficace anche in riferimento alla presenza sempre più numerosa di bambini e adolescenti con radici culturali e religiose diverse poiché, ricreando momenti di convivialità relazionale intessuti di linguaggi affettivi ed emotivi, è in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria e assolve oltre che il compito “dell’insegnare ad apprendere” anche quello “dell’insegnare a essere”. Anche in questo caso, infatti, non è sufficiente riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice singolarità, è indispensabile invece valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni alunno sostenendo attivamente, nel contempo, la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Il sistema educativo da noi proposto si pone come obiettivo basilare quello di “formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale”, con il fine di sviluppare una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata ai valori fondanti della tradizione nazionale, ma che può essere alimentata da una varietà di espressioni ed esperienze personali e culturali molto più ricca e sfaccettata.

    Tenendo in considerazione quanto espresso nella presente sezione e in quelle che seguono, relative al curricolo specifico per l’insegnamento dell’educazione civica, al curricolo verdicale e alle competenze chiave di cittadinanza, possiamo sintetizzare gli obiettivi formativi che la nostra scuola si propone di perseguire a partire dai suggerimenti delle Indicazioni Nazionali, delle Competenze Chiave Europee e anche dell’Agenda 2020, ma che si sposano a pieno con il ruolo educativo cui ci sentiamo chiamati e quindi con le priorità del nostro percorso formativo che certamente, lungi dal voler mirare a una mera trasmissione delle conoscenze, vuole educare e formare e quindi far acquisire competenze.

    PRINCIPALI OBIETTIVI FORMATIVI: diversità e faccia maturare la consapevolezza dell’importanza dello stare insieme come garanzia di arricchimento e successo nel raggiungimento degli obiettivi.

     Sviluppare il senso di responsabilità nei rapporti interpersonali e nei rapporti con l’ambiente.

     Favorire la formazione integrale della persona, guidandola allo sviluppo di una propria personalità avendo cura, oltre che della dimensione cognitiva, anche della dimensione emotivo-affettiva, di quella espressivo-comunicativa, sociale, morale, estetica, motoria.

     Guidare al pieno rispetto delle identità personali, sociali, culturali e religiose di ciascuno.

     Stimolare un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e delle nuove tecnologie;

     Implementare l’utilizzo e quindi favorire l’uso delle tecnologie digitali e promuovere un ruolo attivo degli alunni allo scopo di incentivare la condivisione delle nuove competenze digitali acquisite.

     Favorire il pieno sviluppo dei cittadini di domani che siano aperti alle nuove esigenze della società e alle nuove culture e capaci di adattarsi alle trasformazioni repentine che la realtà attuale impone.

     Sviluppare attività di informazione e prevenzione in rapporto ai fenomeni di bullismo e di cyberbullismo, anche attraverso il coinvolgimento di associazioni ed enti presenti sul territorio con competenze specifiche, al fine di sensibilizzare gli alunni rispetto al problema e contribuire, in tal modo, a rendere l’ambiente scolastico accogliente, sereno, fiducioso e rispettoso nei confronti di tutti;

     Stimolare a un utilizzo pienamente consapevole delle proprie competenze linguistiche intese nella duplice funzione comunicativa e identitaria.

     Sviluppare la capacità di imparare, la capacità critica, la capacità di convivere democraticamente, la capacità di mantenere il proprio equilibrio socio-emotivo.

     Sviluppare percorsi educativi che stimolino in ciascuno il provare piacere ad imparare ad agire ad autorealizzarsi.

    CURRICOLO DELL'INSEGNAMENTO TRASVERSALE DI EDUCAZIONE CIVICA

    Il Ministero dell’Istruzione ha decretato Le Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, ai sensi dell’articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92 recante “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica”, attraverso cui chiede che “Per gli anni scolastici 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023 le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, [… ], definiscano, in prima attuazione, il curricolo di educazione civica, tenendo a riferimento tali Linee guida, indicando traguardi di competenza, i risultati di apprendimento e gli obiettivi specifici di apprendimento, in coerenza ed eventuale integrazione con le Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, nonché con il documento Indicazioni nazionali e nuovi scenari”.

    Lo studio dell’Educazione civica mira a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civile, culturale e sociale delle comunità nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri. La disciplina promuove oltre ai princìpi di legalità, cittadinanza attiva, cittadinanza digitale, anche quelli relativi alla sostenibilità ambientale, senza tralasciare il diritto alla salute e al benessere della persona. Ci rendiamo ben conto che l’Istituzione scolastica gioca un ruolo fondamentale nel raggiungimento di tutti gli obiettivi che la disciplina in questione insegue, di conseguenza, sarà cura della nostra realtà scolastica sviluppare percorsi didattici multidisciplinari e verticali e progetti formativi incentrati su uno o più nuclei proposti dalle linee guida, quali:

    1. COSTITUZIONE, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà

    2. SVILUPPO SOSTENIBILE, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio

    3. CITTADINANZA DIGITALE

    La Costituzione

    I nostri alunni verranno guidati nello studio della nostra Carta costituzionale e delle principali leggi nazionali e internazionali. L’obiettivo sarà quello di fornire loro gli strumenti per conoscere i propri diritti e doveri e riconoscerne l’importanza, nonché di formare cittadini responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla vita civica, culturale e sociale della loro comunità.

    Lo sviluppo sostenibile

    Gli allievi, saranno formati su educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Rientreranno in questo asse anche l’educazione all’inclusione delle diversità, l’educazione alla salute, la tutela dei beni comuni, principi di protezione civile. La sostenibilità entrerà, così, negli obiettivi di apprendimento.

    Cittadinanza digitale

    Saranno offerti agli alunni gli strumenti per utilizzare consapevolmente e responsabilmente i nuovi mezzi di comunicazione e gli strumenti digitali, verranno forniti gli strumenti indispensabili per lo sviluppo del pensiero critico di ciascuno e per favorire una sensibilizzazione rispetto ai possibili rischi connessi a un uso scorretto dei social media e a una navigazione in rete non consapevole.

    I docenti delle varie discipline sono chiamati, insieme, a predisporre percorsi e ambienti di apprendimento, affinché le conoscenze alimentino abilità e competenze culturali, metacognitive, metodologiche e sociali per

    nutrire la cittadinanza attiva. Conveniamo che il ruolo della scuola sia quello di “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti, favorendo lo sviluppo di competenze culturali, metodologiche, sociali per la costruzione di una consapevole cittadinanza globale” e per dotare i giovani cittadini di strumenti per agire nella società del futuro in modo partecipato e costruttivo.

    Non essendo previsto, in base all’autonomia della nostra scuola, uno spazio apposito per l’educazione civica nell’ambito dell’orario settimanale, come avviene per le altre discipline del curricolo, tali proposte verranno sviluppate, in piena sintonia con la richiesta di una trasversalità e corresponsabilità collegiale, nell’arco del monte orario minimo richiesto di 33 ore che saranno distribuite nell’arco dell’anno.

    Si veda in allegato la griglia relativa a competenze, abilità e conoscenze previste per ciascuna disciplina. EVENTUALI ASPETTI QUALIFICANTI DEL CURRICOLO Curricolo verticale

    Le finalità del nostro percorso formativo, sono, lo ribadiamo, definite a partire dalla persona che apprende, che viene sì posta al centro, ma che viene altresì guidata nel cammino della relazione col prossimo, della condivisione e dell’inclusione. Affinché questo ambizioso progetto possa concretizzarsi a pieno, però, deve gettare le sue basi a partire dalle prime fasi del percorso formativo e svilupparsi in modo continuativo e integrato nel corso delle successive tappe formative.

    Per questa ragione, nel passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado della nostra realtà scolastica ci pare fondamentale assicurare la continuità sia verticale che orizzontale del processo educativo, affinché l’alunno possa avanzare nella costruzione progressiva della propria identità potendo usufruire di un percorso formativo organico, unitario e progressivo, coerente e completo che stimoli lo sviluppo di competenze trasversali, che ne definiscono l’unicità, accanto a quelle disciplinari e che, quindi, garantisca il pieno sviluppo della persona soggetta ai cambiamenti evolutivi e ai cambiamenti della società. Aspetto di certo imprescindibile per garantire tale continuità è certamente il ricorso, anche in questo caso e quindi tra età diverse, a un apprendimento collaborativo che stimoli interrelazioni costruttive, promuovendo un senso di responsabilità nella gestione dei rapporti interpersonali. Si tratta, dunque, di individuare linee culturali comuni tra l’oggetto delle attività dei diversi ordini di grado per giungere alla definizione di veri e propri “obiettivi-cerniera” su cui lavorare in modo coordinato e garantendo, appunto, la continuità e l’omogeneità del percorso formativo, ma rispettando, nel contempo, gli obiettivi specifici propri delle naturali differenziazioni di ciascun ordine.

    Nel passaggio dei tre ordini sopra citati è possibile individuare una continuità nella composizione dei saperi, che, come si può facilmente evincere dallo schema sotto riportato, si sviluppano in modo progressivo a partire dalle attività esperienziali avviate nella scuola dell’infanzia, per passare alle aree disciplinari della Scuola Primaria fino alla teorizzazione sottesa alle singole discipline ad esse accorpate nella Scuola Secondaria di Primo Grado. Proposta formativa per lo sviluppo delle competenze trasversali

    Siamo ben consapevoli di quanto il mondo del lavoro, per qualsiasi settore e ambito occupazionale, richieda competenze trasversali; i giovani, nel corso della loro vita, saranno chiamati a risolvere problemi affrontando la ricerca di soluzioni con duttilità e flessibilità e a dimostrare pensiero critico e spirito d’iniziativa.

    La scuola stessa è dunque chiamata a sua volta a predisporre percorsi formativi che stimolino il processo di costruzione del sé in cui l’alunno diviene “attore” della sua crescita umana e viene messo nella condizione di poter sfruttare le proprie abilità personali e svilupparne di nuove. Offrire ai propri studenti occasioni didattiche in cui sia richiesto un determinato compito o un ruolo lavorativo preciso riteniamo sia un modo efficace in tal senso. I ragazzi devono poter mettere in campo strategie sempre nuove, sviluppare capacità di

    gestione dei rapporti interpersonali, di auto-correzione della condotta, di riflessione, di risoluzione di problemi pratici e adattare modalità di comportamento al contesto sociale e professionale che di volta in volta si presenta loro innanzi. Riteniamo che richiedere l’esecuzione di compiti di realtà attraverso attività didattiche costruite ad hoc sia il campo ideale in cui gli alunni hanno la possibilità concreta, oltre che di potenziare abilità e conoscenze, di manifestare esattamente quelle competenze trasversali che afferiscono alla comunicazione, al pensiero critico, alla creatività, allo spirito d’iniziativa, alla capacità di risolvere problemi, alla capacità di lavorare in gruppo e che appaiono imprescindibili per gestire relazioni professionali e sociali. Curricolo delle competenze chiave di cittadinanza

    Conveniamo, secondo quanto espresso nelle Indicazioni, che, in una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità, la scuola, investita dal duplice ruolo di far “apprendere” e far “saper stare al mondo”, abbia il compito di “promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze”. Consapevoli di rappresentare “un microcosmo che su scala locale riproduce opportunità, interazioni, tensioni, convivenze globali”, lavoriamo per assolvere al prezioso compito di fornire agli alunni supporti adeguati, affinché ciascuno sviluppi un’identità consapevole e aperta che gli permetta di accrescere prima e coniugare poi le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) con le abilità operative apprese (il fare consapevole) e con l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali intessute (l’agire) e che, quindi, ne arricchisca la personalità, lo renda autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi della esperienza umana, sociale e professionale e lo renda capace di relazionarsi col mondo.

    A partire dalle suddette considerazioni, nasce l’esigenza che il nostro percorso formativo si sviluppi sposando a pieno anche l’orizzonte di riferimento definito dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) e comune all’intero sistema scolastico italiano, e collocando, quindi, al centro degli obiettivi formativi lo sviluppo delle competenze trasversali e, nello specifico, le competenze-chiave europee che di seguito elenchiamo:

    1) comunicazione nella madrelingua;

    2) comunicazione nelle lingue straniere;

    3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

    4) competenza digitale;

    5) imparare a imparare;

    6) competenze sociali e civiche;

    7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;

    8) consapevolezza ed espressione culturale.

    Tali competenze, che rappresentano la perfetta combinazione di conoscenze, abilità e attitudini, costituiscono certamente la chiave per lo sviluppo di personalità e la base su cui impostare e attraverso cui veicolare le nuove competenze disciplinari.

    Conveniamo anche che in una società sempre più informatizzata, “Fare scuola” significhi mettere in relazione la complessità di modi di apprendimento radicalmente nuovi, veicolati dai nuovi media e dalla ricerca multimediale, ma significhi, nel contempo, curare e consolidare le competenze e i saperi di base, che sono irrinunciabili perché sono le fondamenta per un uso consapevole del sapere diffuso. Riteniamo, pertanto, che il percorso formativo debba necessariamente coniugare la trasmissione di tali saperi di base, oramai solo in parte universali, con quelli digitali, in modo tale che si attui quell’alfabetizzazione tecnologica indispensabile in una società in piena rivoluzione digitale e che deve vedere quali primi fruitori quei docenti

    che sono professionisti dei vecchi saperi, ma, purtroppo, ancora neofiti dei nuovi. Non è certamente un caso che tra le Competenze Chiave Europee, figuri anche quella digitale che si concretizza come “capacità di saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione”. La stessa “Agenda Digitale” presentata dalla Commissione europea tra le sette iniziative faro della strategia “Europa 2020”, e che si propone di “sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) per favorire l’innovazione, la crescita economica e il progresso”, individua tra gli ostacoli che minano tale obiettivo proprio la mancanza di alfabetizzazione digitale e di competenze informatiche e pone, dunque, tra i singoli obiettivi quello di “Migliorare l’alfabetizzazione, le competenze e l’inclusione nel mondo digitale”. Quale realtà, se non quella scolastica, ci domandiamo, può rappresentare il terreno più fertile su cui piantare i semi da cui possano nascere, in piena sintonia con tutte le attuali esigenze, i nuovi cittadini digitali? Riteniamo indispensabile, però, a tal proposito, che la scuola non deleghi al solo animatore digitale (AD) e al suo entourage la responsabilità e il peso di tale compito, ma crei le condizioni affinché l’intero corpo docente possa divenire professionista esperto anche dei nuovi saperi e delle strategie per trasmetterli, perché sia capace, per primo, di orientarsi in quegli spazi aperti che i nuovi orizzonti illimitati generano e, di conseguenza, di “fare scuola” finalmente e concretamente “a partire da”, “con” e “attraverso” le TIC.

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CURRICOLO DI EDUCAZIONE CIVICA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:  INSEGNAMENTO TRASVERSALE

da effettuare in un monte ore minimo di 33 ore annuali

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione (D.M. n. 254/2012)

L’alunno, al termine del primo ciclo:

  • Comprende i concetti del prendersi cura di sé, della comunità, dell’ambiente.
  • È consapevole che i principi di solidarietà, uguaglianza e rispetto della diversità sono i pilastri che sorreggono la convivenza civile e favoriscono la costruzione di un futuro equo e sostenibile.
  • Comprende il concetto di Stato, Regione, Città Metropolitana, Comune e Municipi e riconosce i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti fra i cittadini e i principi di libertà sanciti dalla Costituzione Italiana e dalle Carte Internazionali, e in particolare conosce la Dichiarazione universale dei diritti umani, i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e gli elementi essenziali della forma di Stato e di Governo..

Comprende i concetti del prendersi cura di sé, della comunità, dell’ambiente.

  • È consapevole che i principi di solidarietà, uguaglianza e rispetto della diversità sono i pilastri che sorreggono la convivenza civile e favoriscono la costruzione di un futuro equo e sostenibile.
  • Comprende il concetto di Stato, Regione, Città Metropolitana, Comune e Municipi e riconosce i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti fra i cittadini e i principi di libertà sanciti dalla Costituzione Italiana e dalle Carte Internazionali, e in particolare conosce la Dichiarazione universale dei diritti umani, i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e gli elementi essenziali della forma di Stato e di Governo.
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Allegati

Curricolo D'Istituto

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